(ASI) Settimana importante per l’iter in vista della formazione del nuovo governo. Il presidente della Repubblica avvierà, giovedì e venerdì, il secondo giro di consultazioni.

Sergio Mattarella ha deciso di incontrare, a differenza della settimana scorsa, prima i partiti e in conclusione i presidenti di Camera e Senato. Il centrodestra salirà al Quirinale il 12 aprile, mentre il Movimento Cinquestelle il giorno successivo. Prosegue, intanto, il dibattito sul possibile nuovo esecutivo: “Non voglio fare il premier per non cambiare nulla. Se si va al governo, ne deve valere la pena”, ha dichiarato Luigi Di Maio. il leader grillino, candidato alla presidenza del Consiglio, ha giudicato la proposta di Matteo Salvini, di comporre un esecutivo con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, come un’iniziativa volta all’immobilismo. Maurizio Martina ha escluso qualsiasi ipotesi di alleanza: “Non siamo indifferenti a quello che accade”, ma la logica dei pentastellati “è irricevibile”, ha chiarito il segretario reggente del Pd, mettendo in chiaro che la sua realtà politica e il Carroccio “non sono interscambiabili”. La strada dunque resta in salita e non sarà facile sciogliere, per l’inquilino del Colle, il complicato rebus.

 

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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