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 Intervista al Dott.Carmelo Iacono (presidente Aiom - Associazione Italiana di Oncologia Medica) sui pericoli derivanti dalle centrali nucleari

(ASI) Ad una settimana dal referendum sull’abrogazione di leggi che consentirebbero l’installazione in Italia di centrali nucleari, il dibattito intorno all’atomo si accende.

Agenzia Stampa Italia ha chiesto il parere autorevole di un esperto di oncologia, il dottore Carmelo Iacono, presidente dell’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), che è in questi giorni impegnato al congresso di Chicago dell’Asco (American Society of Clinical Oncology).

Dottor Iacono, cosa l’ha spinta, da oncologo e presidente dell’Aiom, ad accogliere favorevolmente la decisione della Corte di Cassazione di dare il via libera al quesito referendario sul ritorno dell’energia atomica in Italia?

La consapevolezza che la radioattività è l'agente più cancerogeno che esista in natura. Le radiazioni ionizzanti sono usate nella pratica medica per distruggere sotto controllo le cellule cancerogene, senza controllo distruggono tutte le cellule o inducono a dosaggi minori importanti danni nel dna con mutazioni che fanno cancerizzare le cellule esposte.

Specificatamente, che tipo di danni - immediati e nel tempo - può causare un incidente ad una centrale nucleare come quelli avvenuti a Chernobyl o a Fukushima?

I danni sugli organismi esposti sono di due tipi: immediati, per prolungata esposizione ad alte dosi di radiazioni nel periodo che segue l'incidente nelle zone limitrofe che produce la distruzione completa del midollo osseo con aplasia midollare e morte del soggetto in brevissimo tempo; ritardati, per cronica esposizione a basse dosi di radiazioni da contaminazione ambientale che produce mutazioni nel dna della cellula ed una serie di cancri di cui il più frequente è il cancro della tiroide.

La sua è dunque una posizione decisa contro il nucleare; se la sente anche di spendere un invito ai cittadini affinché si rechino il 12 e 13 giugno prossimi alle urne per votare sì all’abrogazione del nucleare?

Certamente, non vorrei una centrale nucleare vicina a casa mia o a casa delle mie figlie.

Eppure un suo esimio collega, il Professor Umberto Veronesi, è favorevole ad un ritorno del nucleare asserendo che si tratta dell’ "energia del futuro"…

Ciascuno è libero di avere i suoi convincimenti e le sue opinioni.

Ritiene esistano modi alternativi al nucleare, altrettanto efficaci e non nocivi, per ottenere energia?

Esistono fonti alternative importanti e l'Italia ne è ricca, il geotermico ad esempio o l'energia che si può ricavare dalle correnti marine.

Dal congresso di Chicago dell’Asco voi oncologi italiani avete posto l’accento su di un altro problema relativo alla sanità nel nostro paese; può dirci di cosa si tratta?

La cura del paziente oncologico è molto complessa, necessita di specialisti preparati e deve essere erogata in contesti altamente specialistici, in Italia per motivi meramente economici si sta declassificando la prestazione oncologica riconvertendola in prestazione quasi esclusivamente ambulatoriale e cercando di ricondurla nel contesto della medicina generale facendole perdere la specificità acquisita, ciò costituisce un serio rischio per i pazienti in trattamento che potrebbero essere curati in modo non specialistico con prestazioni inappropriate ed in ambiente generico.

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