(ASI) “Mentre si celebrano i 70 anni di vita della Costituzione italiana si assiste al paradosso della brutale violazione del principio di uguaglianza (art.3 della lex legum) e del diritto di associazione (art.18 della stessa legge fondamentale), limitando, nei fatti, la libertà, che non è valore divisibile”.
Antonio Binni, Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M., l’Obbedienza massonica di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi, commenta con queste parole quanto sta accadendo in questi giorni relativamente alla presenza di iscritti alla massoneria nelle liste di formazioni politiche in lizza per le elezioni del 4 marzo prossimo. “Quando perciò l’Obbedienza di Piazza del Gesù difende la propria libertà, in verità – sottolinea Binni - difende la libertà di tutti, specie quella di pensiero, nel ricordo di Giordano Bruno disposto a morire per non abdicare alla prerogativa del libero pensare”.“A fronte di certe singolari pretese, ricordiamo, infine, in primis a noi stessi – conclude il Gran Maestro - che, in questo momento, l’unica parte lesa del lamentato atteggiamento discriminatorio e persecutorio è la Massoneria regolare”.

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