(ASI) Roma - “Il boom degli inattivi, il calo del dato sugli occupati e per la prima volta dal dicembre 2014 la diminuzione netta dei posti cosiddetti stabili: meno 25mila su base annua.                                                                                                Lo avevamo ampiamente previsto: esaurito il doping degli incentivi non strutturali del Jobs act, che è una patacca, si sta spegnendo la dinamica delle assunzioni a (finto) tempo indeterminato ed esplode la precarietà più feroce”. Lo commentano i parlamentari del M5S in relazione ai dati Istat sull’occupazione relativi al mese di dicembre. “Da gennaio, intanto, il rubinetto delle mancette si è chiuso del tutto e più avanti vedremo, purtroppo, il vero tracollo, l'esplosione della bolla - proseguono - Mentre quasi 3,5 milioni di persone lavorano in nero con salari da fame e oltre 2 milioni, che pure figurano come regolari, accettano compensi sotto la soglia minima dei contratti collettivi di riferimento, i pataccari delle grandi coalizioni vantano risultati che esistono solo nella loro mente e sulle pagine dei giornali compiacenti”.

“Serve una conversione del sistema, investimenti produttivi nei comparti del futuro, più fondi a istruzione, ricerca e innovazione. È necessaria una nuova visione. L'Italia ha bisogno urgente di un governo del Movimento 5 Stelle”, conclude il gruppo M5S.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere