(ASI) "L'autorità garante della concorrenza e del mercato ha aperto un'istruttoria sulla base dell'esposto che abbiamo presentato,denunciando l'aumento delle tariffe da parte dei maggiori operatori telefonici che di fatto configurano un cartello nel tentativo di vanificare i vantaggi per gli utenti dello stop alle bollette a 28 giorni", lo annuncia in una nota la deputata del Pd Alessia Morani.                                                                          

"Il mio auspicio è che l'autorità per la Concorrenza preposta all'indagine possa agire al più presto contro le pratiche scorrette che le società stanno mettendo in atto e ripristinare la trasparenza e l'equilibrio nell'offerta: se le bollette sono tornate mensili, i servizi e il costo non devono per questo subire modifiche, né è possibile che gli operatori adottino il medesimo piano d'azione costringendo i consumatori a una strada senza uscita. Molti di noi hanno ricevuto degli sms nei giorni scorsi che comunicano l'aumento delle tariffe, dando la finta possibilità di recedere dal contratto e passare ad altro operatore. Peccato che altrove sia la stessa cosa e dunque sia inutile cambiare", continua la deputata.

"La verità è che le compagnie telefoniche stanno continuando a fare cartello per provare a giustificare un incredibile aumento delle tariffe dell'8,6% che avevano mascherato con la fatturazione a 4 settimane. Una legge approvata dal Parlamento ha obbligato le società a tornare alla bolletta mensile, come accade in tutta Europa, e qui si è svelato il bluff. Il Pd si è battuto con le associazioni dei consumatori per contrastare questi trucchetti con una proposta di legge che ha l’obbiettivo di far risparmiare i cittadini. Non permetteremo che gli operatori continuino con il gioco delle tre carte a mettere le mani nelle tasche degli italiani, sapendo che per molti, se non per tutti, il telefono è uno strumento di lavoro con cui c'è poco da scherzare", conclude la nota della deputata Alessia Morani, Vice Capogruppo PD.

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