(ASI) “Credo che questo riconoscimento costituisca il “regalo” migliore che si potesse fare alla città per contribuire alla crescita”. Lo dichiara Nico D’Ascola presidente della Commissione Giustizia del Senato alla conferenza stampa dell’Università Mediterranea per il riconoscimento del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia da parte dell'Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca come Dipartimento di eccellenza.

“Il riconoscimento che è stato attribuito all’Università di Reggio Calabria si indirizza particolarmente alle famiglie e ai giovani, quindi siamo intervenuti su due componenti essenziali di una società. L’Università – prosegue il presidente - deve contribuire ad una questione estremamente difficile e complessa, ossia la ricostruzione della società reggina. Quando si interviene a vantaggio dei giovani che non dovranno più emigrare, arrestando l’emigrazione intellettuale ed evitando che la società del futuro non abbia quadri dirigenti e quando si interviene a vantaggio delle famiglie che non dovranno più affrontare i costi della emigrazione intellettuale dei propri figli, il termine “regalo” può trovare una sua concretizzazione. Questa sinergia trova una sua realizzazione su problemi che sono centrali nella nostra società. Siamo consapevoli che l’interazione delle forze sociali, intellettuali, culturali e istituzionali della società possa costituire una componente essenziale nel risolverne i problemi principali. Quando abbiamo fondato questo Dipartimento non avremmo mai immaginato che nel giro di pochi anni divenisse un Dipartimento di eccellenza al pari di Università che vivono soltanto nell’ immaginario collettivo della gente di Reggio Calabria. Abbiamo raggiunto questo risultato in un tempo strabiliante. Nel giro di poco più di 15 anni questa classe di professori universitari, con tanta fatica, è giunta ad offrire un prodotto, un risultato eccezionale che era assolutamente impensabile. Questo dimostra – conclude D’Ascola - che se la società reggina esce dalla palude nella quale si trova, se si crea una classe dirigente credibile a livello nazionale e internazionale, se c’è una rappresentanza che sia intellettualmente e culturalmente solida, che abbia le idee chiare, non c’è nulla che ci releghi all’ultimo posto”.

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