(ASI) E’ partita l’esperienza del Rei. Si tratta della prima misura universale contro la povertà. È fondamentale avere uno strumento che operi in chiave nazionale per rispondere alle esigenze delle persone, a prescindere dalle peculiarità dei diversi territori.

Il sistema si basa sul coinvolgimento diretto degli interessati ed è l’esatto opposto dell’assistenzialismo fine se stesso, quale ad esempio il reddito di cittadinanza proposto dai Cinque stelle. Misura che a prescindere dalla vaghezza delle coperture non risponde all’esigenza di far emergere le persone dal disagio sociale e dalla povertà attraverso l’inserimento lavorativo, che il Rei permette attraverso percorsi personalizzati.

A partire dal 1° dicembre le domande si possono presentare presso le strutture comunali e il beneficio sarà erogato a partire da gennaio. Per i primi sei mesi sono coinvolte le famiglie con minori, con un figlio disabile, con un disoccupato, e da luglio il Rei viene aperto a tutti coloro che rientrano nei parametri Isee.

Vogliamo rispondere ai bisogni di chi ancora non ha potuto beneficiare della ripresa economica, e lo facciamo unendo un sostegno economico alla ricerca del lavoro.

Dichiarazione di Chiara Gribaudo, responsabile Lavoro del Partito Democratico.

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