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(ASI) Associazione mafiosa, estorsione, traffico internazionale di stupefacenti, questi i capi d'imputazione più pesanti a carico dei 63 affiliati ai clan Rinzivillo ed Emanuello di Gela (Cl), 36 dei quali già in carcere, a cui la Polizia sta notificando le relative ordinanze di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione antimafia 'Tetragona', che ha portato anche al sequestro di immobili e società nel settore edile per oltre 10 milioni.

 

«Quella di oggi contro un clan siciliano gelese che ha interessato anche la mia terra, la provincia di Varese, è stata un'operazione molto importante, sono stati sequestrati beni per 10 milioni di euro. Un'altra operazione brillante di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Alle Forze dell'ordine va il mio plauso». Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha commentato il blitz che colpisce gli ingenti traffici dei clan - traffico di droga dal Sud America, estorsioni a imprenditori edili e commercianti - i cui profitti sarebbero stati reinvestiti anche in Lombardia, nel varesotto, a Busto Arsizio, e in Liguria, nella zona di Genova.

Condotta dal Servizio centrale operativo della Polizia e dalle squadre mobili di Caltanissetta, Varese e Genova, l'operazione è il risultato di 3 anni di indagine sull'organizzazione e le ramificazioni delle due famiglie - legate entrambe, in origine, al capomafia Piddu Madonia, catturato nel 1992, e in competizione per il predominio - resa possibile anche grazie alla testimonianza di 15 imprenditori vessati dal 'pizzo' e di alcuni collaboratori di giustizia.

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