(ASI) "L'audizione in commissione Ambiente alla Camera dei Deputati dei commissari dell'Ilva è stata si' occasione per sottoporre agli attuali vertici dell'acciaieria quesiti fondamentali circa il superamento dell'emergenza ambientale e sanitaria nel capoluogo ionico, ma non é stata al tempo stesso occasione per ricevere risposte precise ed adeguate.
   I commissari parlano di lavori in corso e di interventi già realizzati, ma i nodi veri, come ad esempio la copertura dei parchi primari o le bonifiche, rimangono in gran parte inattuati. Ciò che sino ad ora è stato fatto (poco), non è assolutamente sufficiente per renderci ottimisti. Ilva continua ad inquinare, e lo farà ancora di più quando la produzione sarà incrementata, come previsto dai piani di sviluppo. Quel che è certo è che nonostante le rassicurazioni, che anche questa volta non sono mancate, fino a quando le strade, le piazze e i giardini di Taranto continueranno ad essere ricoperti dalle polveri dell'Ilva, fino al giorno in cui l'aria che respiriamo non smetterà di mettere a grave rischio le nostre vite, non potremo considerare superato l'allarme", lo dice l'onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia, componente della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.

 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere