(ASI) Roma  – “Dal momento che il Miur continua a non rispondere alle nostre interrogazioni, avevamo sperato che ieri pomeriggio il ministro dell’Istruzione, durante la sua visita all’Università di Cassino, non si limitasse al solito cerimoniale e a poche frasi di rassicurazione su questioni opache che negli anni hanno riguardato quell’ateneo.

Non è possibile far finta di non vedere questioni scottanti, a partire dal presunto buco da oltre 40 milioni, 35 dei quali potrebbero essere rappresentati da contributi non versati all'Inps da parte dell'università. Invece, il titolare del Miur ha sminuito le dimensioni dei problemi passati e presenti e non ha speso una sola parola sulla possibile mala gestione che ha caratterizzato l'ateneo negli scorsi anni e di cui ancora quell'università sconta ancora le conseguenze".

Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.

"I tre componenti del collegio dei revisori - l'organo di controllo interno delle università su amministrazione, finanzia e contabilità - in carica durante il periodo in cui si è creato il presunto buco da 40 milioni hanno responsabilità? Vanno compiuti approfonimenti e va fatta chiareza rispetto alla pregressa gestione dell’ateneo, che sarebbe stata caratterizzata da licenziamenti dichiarati illegittimi, incarichi conferiti a dirigenti in pensione, eccessivo aumento delle spese legali? Sono più di due anni che il MoVimento ha messo sotto la lente l'università laziale, attraverso interrogazioni alla Camera e al Senato che non hanno mai ricevuto risposta. Il ministro aveva il dovere di dire parole forti e chiari rispetto a questa situazione, anche per il bene stesso dell'ateneo".

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