(ASI) “La città di Taranto potrebbe ricevere a breve 1,3 miliardi di euro da Adriano Riva, frutto della transazione e del patteggiamento dei quali le parti processuali stanno discutendo. Una cifra certamente importante, che sembra essere destinata alla bonifica ambientale e alla decontaminazione dell’acciaieria, ma che di certo non cancellerà la sofferenza subita dalla città ionica, dai lavoratori Ilva, dai cittadini tutti.

A Taranto sono moltissime le famiglie che si sono trovate a combattere con tumori e malattie di ogni genere, causate, in gran parte dei casi, da un ambiente colpevolmente violato, da scelte miopi che hanno messo al primo posto gli affari e nascosto sotto il tappeto il vero problema. Ilva è oggi un’azienda non più competitiva, ma che riesce ugualmente, ogni giorno, a martoriare la città che la ospita. Lo sconto di pena previsto dal patteggiamento è a prescindere un elemento doloroso. Per i soldi Ilva ha inquinato, con i soldi gli ex proprietari Ilva alleggeriscono le proprie responsabilità. A Taranto rimangono ferite profonde, aperte, sanguinanti, che lo Stato, in quattro anni di amministrazione straordinaria, non è stato in grado di curare”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo in commissione Lavoro per il Gruppo Misto alla Camera dei Deputati.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere