(ASI) “Sulla questione dell’inquinamento del Pertusillo e della Val d’Agri – dichiara Cinzia Pellegrino, Coordinatore Nazionale del Dipartimento tutela Vittime di FdI AN - stiamo assistendo ad un isterismo collettivo del PD che contraddice se stesso rassicurando prima il Parlamento e i lucani sull’inesistenza di reflui tossici nell'invaso del Pertusillo, confondendo volutamente i residui di olii minerali con fantomatiche microalghe che ‘macchiano’ il lago e poi sospendendo le attività del COVA per gravi inadempienze di ENI.

 

Come Dipartimento tutela Vittime di FdI AN abbiamo già presentato il mese scorso un esposto in Procura affinché si faccia finalmente chiarezza e vengano fuori le responsabilità di chi lucra sulla nostra terra e se ne infischia della salute dei cittadini, condannando la Basilicata ad essere un territorio sterile ad alto tasso di inquinamento ambientale.

Non ci accontentiamo della letterina di Pasqua di Pittella che sospende le attività del Centro Oli di Viggiano e invita ENI alla messa a norma dei pozzetti con contestuale bonifica delle falde inquinate. Né tantomeno della risposta alla Ponzio Pilato del Ministro Galletti che non tiene conto dei risultati pubblicati dal NOE di Potenza già in data 3 febbraio dove si accerta la presenza di reflui di olii minerali, né del parere ARPAB del 28 marzo sulla necessità di drenare dalla contaminazione in atto la zona di Fossa del Lupo e tantomeno del facit ammuina della stessa Regione Basilicata dei giorni scorsi, e non ravvisa a tutt’oggi la necessità dell’esercizio dei poteri sostitutivi prevista dal codice dell’Ambiente.

Niente è chiaro in questo atteggiamento - sia del Ministro che del Presidente - se non che la Val d’Agri si sta ammalando a causa dello sversamento di ferro, manganese e idrocarburi, e che Galletti e Pittella o non sono all’altezza dei rispettivi compiti istituzionali o difendono interessi privati a discapito della salute dei cittadini.”.  Conclude Cinzia Pellegrino, Coordinatore Nazionale Dipartimento Tutela Vittime FdI - AN.

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