(ASI) Il WWF Abruzzo ha scritto ieri, a firma del delegato regionale Luciano Di Tizio - una lettera al presidente del Parco Nazionale della Majella, Franco Iezzi, per chiedere un confronto sul nuovo Piano del Parco.                                                                 Inviata ieri una comunicazione al presidente dell’Ente Franco Iezzi

Finora è mancata qualsiasi forma di confronto con le associazioni ambientaliste, riconosciute peraltro a livello nazionale quali portatrici di interessi generali e diffusi

(ASI) Il WWF Abruzzo ha scritto ieri, a firma del delegato regionale Luciano Di Tizio - una lettera al presidente del Parco Nazionale della Majella, Franco Iezzi, per chiedere un confronto sul nuovo Piano del Parco.

Nel messaggio, indirizzato per conoscenza anche al direttore dell’area protetta e al rappresentante delle associazioni ambientaliste nel consiglio direttivo, il WWF ricorda di avere, «congiuntamente ad altre Organizzazioni, trasmesso in data 12 dicembre 2016 una nota avente ad oggetto l’adozione del nuovo Piano del Parco Nazionale della Majella (nota peraltro rimasta senza risposta). Tale nuovo Piano è stato successivamente adottato dal Parco in data 19 dicembre 2016 con delibera n. 28 del Consiglio Direttivo dell’Ente».

«Come è noto, il Piano del Parco rappresenta lo strumento di pianificazione principale all’interno di un Parco nazionale e riveste pertanto una grande importanza. Come si è già avuto modo di evidenziare nella nostra lettera del 12 dicembre u.s., in questa prima fase, è però mancata una qualsiasi forma di confronto con le associazioni ambientaliste che sono peraltro riconosciute a livello nazionale proprio quali portatrici di interessi generali e diffusi. Del resto, - ricorda Luciano Di Tizio - lo stesso Regolamento del Parco Nazionale della Majella è, da questo punto di vista, opportunamente molto attento a garantire e promuovere “la partecipazione dei cittadini alla formazione delle decisioni dell’amministrazione” (art. 38), a favorire “forme di consultazione finalizzate alla tutela di interessi collettivi e diffusi” (art. 39), nonché a riconoscere “ai cittadini, alle associazioni ed ai soggetti collettivi in genere, il diritto di istanza, petizione e proposta” (art. 40)».

Alla luce di quanto esposto, il WWF chiede al presidente del Parco «di convocare una riunione con le Associazioni ambientaliste, nel corso della quale illustrare le scelte compiute dall’Ente nella predisposizione di questo aggiornamento del Piano. Ad oggi, infatti, non è stato possibile esaminare la documentazione cartografica che compone il Piano con il necessario dettaglio atteso che detta documentazione non è stata pubblicata sul sito web del Parco. Dalle generiche informazioni che si sono potute raccogliere, permangono alcuni dubbi sulle procedure di valutazione ambientale seguite, nonché di recepimento degli strumenti urbanistici comunali “vigenti” nel nuovo Piano adottato».

 

 

 

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