(ASI) "Dieci Febbraio, Giorno del Ricordo degli eccidi delle foibe, Azione Identitaria Emilia e Romagna omaggia le migliaia di italiani uccisi e costretti ad emigrare nelle province istriane e dalmate nel primo dopoguerra.

Sono stati deposti una offerta di fiori al monumento ai martiri ed esuli istriani di Modena ed uno striscione, presso i  Giardini Ducali, recante la scritta: "Istria e Dalmazia, l'identità non si scorda".

Azione Identitaria, con questo atto, non ha voluto inserirsi nelle solite, squallide e strumentali accuse reciproche delle destre e sinistre odierne e degli opposti sciovinismi: abbiamo voluto onorare una parte oltraggiata, dimenticata della nostra identità.

In pochi anni una presenza culturale ed etnica di italianità millenaria è stata cancellata, 'sostituita', per instaurare un nuovo ordine geopolitico.

Non rinfacciamo nulla agli attuali abitanti dei Paesi ex jugoslavi, ma non ci sfugge il fatto che quanto fu fatto segue le stesse logiche della Grande Sostituzione in corso a danno di tutti i popoli d'Italia e d'Europa.

Masse umane vengono spostate, popoli messi gli uni contro gli altri, identità secolari cancellate per sempre. Come allora, questo avviene nell'ignoranza di troppi e con la complicità di laidi interessi.

Non ci sfugge nemmeno che chi ora impone la retorica ipocrita dell'accoglienza-business degli "immiclandeprofumigranti" sono in buona parte gli eredi ideologici di chi insabbiò la verità sulle foibe, di chi non accolse i propri fratelli istriani, di chi li umiliò considerandoli tutti una massa di "fascisti" e " criminali". Affinché mai più tutto ciò possa ripetersi, rinfocoliamo il Ricordo". Lo dichiara Federico Fregni, Reggente Nazionale Azione Identitaria.

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