
Ricordiamo tutti le dichiarazioni di Berlusconi che affermava che il Parlamento "é un intralcio all'azione del governo e che sarebbe sufficiente che a votare fossero i soli capi dei gruppi parlamentari per evitare le lungaggini dei dibattiti parlamentari".
Oggi il governo pare che tema l'espressione diretta della volontà popolare sui temi del nucleare, della privatizzazione dell'acqua e soprattutto sul "legittimo impedimento" e perciò stia facendo manovre bizantine e per eliminare gli effetti sgraditi dei referendum.
In primo tempo, gettando al vento 350.000.000 di euro ha negato l'accorpamento delle date dei referendum con le elezioni amministrative con lo scopo di evitare che chi votava per le elezioni potesse votare anche per i referendum nella speranza di riuscire a non far raggiungere il quorum per i referendum.
Ora ha modificato la legge sul nucleare NON ABOLENDOLO, ma solamente procrastinando la decisione a "dopo più approfondite analisi" in modo da svuotare di significato il referendum e di conservarsi la possibilità di riprendere l'argomento più tardi e, nello stesso tempo, minando il raggiungimento del quorum per il "legittimo impedimento" che é quanto di più interessa a Berlusconi per annullare i suoi processi pendenti.
Stesso discorso sta progettando per la privatizzazione dell'acqua.
In conclusione e in base a quanto sta emergendo in sede parlamentare tutto lascia supporre che Berlusconi abbia un'enorme paura dell'espressione diretta e della volontà popolare . Questo concretamente significherebbe che la sua pretesa democraticità é solo una maschera dietro la quale si nasconde la volontà di un regime antidemocratico, a cui manca però la capacità ed il coraggio di palesarsi ..!!!