Governo, M5S: “Galletti confermato per demerito”

(ASI) Roma – «Non possiamo far altro che riconoscere che il dottor commercialista Gian Luca Galletti ha il curriculum giusto per questo governo per essere confermato ministro dell’Ambiente. Dal dissesto idrogeologico, alla gestione delle infrazioni, a quella dello stesso ministero, il ministro si è dimostrato assolutamente inadeguato»: lo dichiarano i parlamentari del M5S delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato.

«La narrazione di queste ultime ore vuole che il ministro abbia rilanciato l’unità di missione sul dissesto idrogeologico: i tweet governativi parlavano di 9 miliardi sul tavolo. Ebbene, il ministero del Tesoro ha pubblicato a settembre le Relazioni sulle spese di investimento e relative leggi pluriennali 2016 e lì c’è scritta una cosa un po’ diversa rispetto alle slide di Renzi &: finora sono stati spesi in tutto 74 milioni, stanziati dai governi precedenti».

Il ministero del Tesoro scrive: «A causa dell’esiguità delle risorse disponibili si è deciso di finanziare 33 interventi per un importo di 654 milioni di risorse statali che hanno così costituito la sezione attuativa, rimandando la sezione programmatica», scrive il Tesoro. Altro che interventi programmatici contro il dissesto.

«E vogliamo parlare delle procedure di infrazione? Solo grazie alle pressioni del M5S p stata pubblicata la lista delle discariche abusive. La ricetta del ministero è stata quella di riversare la multa sulle regioni e quindi sui cittadini. E il consumo di suolo? Sono riusciti ad annacquare una legge partita bene e che ora non garantisce affatto ch».

Questo è stato il ministro del sì alle trivelle, dell’invito all’astensione al referendum, dello Sblocca Italia, della pioggia di inceneritori (8) da piazzare senza una programmazione ma imponendoli alle regioni.

«Abbiamo l’imbarazzo della scelta degli orrori di questo ministero. Galletti si vanta di due risultati, senza alcun motivo. L’approvazione della legge sugli ecoreati infatti è avvenuta per iniziativa parlamentare, e grazie al lavoro trasversale dei gruppi parlamentari e alla spinta determinante del M5S. Il ministero non c’entra. Il Collegato ambientale, poi, è carta morta per ora, proprio perché il ministero del dottor Galletti non ha ancora emanato i necessari decreti attuativi».

La Corte dei Conti ha posto sotto indagine il ministero per il costante depauperamento delle risorse a vantaggio della Sogesid, Spa in house diventata il vero e proprio ministero dell’Ambiente. Un fiume di soldi che transitano dal ministero alla Sogesid senza che una bonifica sia stata effettuata, e spesso nemmeno progettata».

«Che dire poi del fatto che Galletti si vanti di aver apposto la firma a Cop21? Atto dovuto, ci mancherebbe altro. Ma una cosa è firmare un accordo internazionale e formalmente ratificarlo, un’altra è approntare politiche ambientali per applicarlo. E qui, ancora una volta, non ci siamo proprio».

 

Continua a leggere