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Afghanistan: Frattini, aumenterà l’impegno civile italiano anche dopo la transizione

(ASI) Secondo un comunicato della Farnesina, fra pochi mesi l'Italia cederà la gestione della sicurezza della città di Herat alle forze locali, ma questo passaggio di testimone non comporterà un disimpegno del nostro paese nella provincia occidentale dell'Afghanistan.

 Al contrario, aumenteranno gli sforzi per la ricostruzione. Questo è il messaggio che il Ministro Franco Frattini ha voluto dare al governatore della provincia di Herat David Shah Saba, alla sua prima visita in Italia, a meno di un mese dall'annuncio dell'avvio della transizione in alcune aree dell'Afghanistan, tra cui appunto Herat city.

Dal 2005 l'Italia guida il PRT (Provincial Reconstruction Team) di Herat, che ha il compito di sostenere il processo di ricostruzione e sviluppo. Dal 2001, sono state approvate iniziative per 520 milioni di euro e finanziamenti erogati pari a 446 milioni, di cui oltre 80 milioni in iniziative di emergenza, con particolare riferimento a settori come sanità, giustizia e governance, sviluppo agricolo, infrastrutture, condizione femminile e aiuti di emergenza. In ogni caso, ha sottolineato oggi Frattini, "non intendiamo diminuire la nostra cooperazione una volta completata la transizione", anzi "ci sarà una crescita".

Frattini ha ricordato che, anche grazie all'Italia, il sistema sanitario di Herat è il migliore dell'Afghanistan. Quindi, ha insistito sulla formazione della futura classe dirigente afghana. Oggi alla Farnesina, ad esempio, il ministro ha inaugurato con il governatore di Herat un corso per funzionari della pubblica amministrazione afghana, che si svolgerà all'Università Tor Vergata di Roma. Ed ogni anno, ha assicurato, l'Italia organizzerà corsi per "giovani professionisti" afghani.

La ricostruzione a Herat "procede bene", ha evidenziato Saba, ringraziando l'Italia per quanto sta facendo, anche sul piano militare. Le istituzioni - ha raccontato il governatore - si vanno consolidando, c'è una società giovane che rifiuta in massima parte l'integralismo religioso, le ragazze sono tornate a scuola, centinaia di persone hanno rinunciato alla violenza con i programmi di reintegro. Inoltre, quest'anno la città di Herat sarà completamente liberata dall'oppio, ha annunciato Saba, che per il futuro ha in mente nuovi obiettivi: rilanciare il tessuto economico. Per questo, ha invitato le imprese italiane a investire nella sua provincia e nel suo paese, perché - ha assicurato - ci sono tante opportunità poco conosciute in diversi settori come marmo, zafferano, vetri, tessile e turismo.

Il governo italiano, su questo fronte, ha già registrato un importante risultato. La settimana scorsa il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani è stato in missione in Afghanistan, dove ha firmato con il governo locale un'intesa di collaborazione economica su dieci aree di possibile interesse reciproco e i due paesi svilupperanno anche attività imprenditoriali nel settore delle piccole e medie imprese in favore delle donne.

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