(ASI) Taranto - “Un bonifico da 1 miliardo e 300 milioni di euro e via con il colpo di spugna, cancellando un passato pieno di errori, di scelte che hanno provocato disastri e dolore ad una comunità, ad un’intera città.

L’accordo tra la famiglia Riva e il governo sa tanto di gioco al ribasso, di un azzeramento di responsabilità, di volere nascondere un elefante sotto il tappeto. E questo non può piacere ad un cittadino di Taranto che abbia a cuore il destino della propria terra”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. \“E’ necessario leggere con attenzione il patto tra lo Stato e i Riva – prosegue Labriola –, non ci troviamo di certo di fronte ad un’azione benefica, ma alla consapevolezza, da parte di una proprietà, ormai espropriata dal governo, che conviene sborsare 1,3 miliardi di euro subito anziché il doppio tra qualche anno, cifra che risulterebbe nel caso di rivalsa della nuova Ilva nei confronti dei Riva, In poche parole, i responsabili del disastro Ilva hanno la strada spianata per chiudere la partita con uno sconto davvero inaccettabile”.

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