(ASI)“Con un’interrogazione rivolta al presidente del Consiglio e al ministro per le Politiche Agricole ho chiesto al governo di conoscere quali interventi voglia attuare a tutela della produzione agricola tarantina nelle aree circostanti l’Ilva minacciate da inquinamento ambientale.
L’esecutivo ha il dovere di individuare percorsi idonei di controllo dell’intera catena alimentare, affinchè il prodotto agricolo della provincia ionica non venga danneggiato e il consumatore sia garantito”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
“La preoccupazione espressa dalla più importante associazione di agricoltori italiana, attraverso articoli giornalistici, deve fare tenere alta l’attenzione. Quanto Ilva inquina le nostre terre? Esiste una mappatura geografica delle zone a rischio? – prosegue Labriola –. L’agricoltura è per il tarantino il secondo settore per numero di addetti, un’ampia fetta di abitanti della città ionica vive infatti con il lavoro dei campi e con l’allevamento. Urge pertanto tutelare un patrimonio unico, fatto di tipicità riconosciute e apprezzate nel mondo, come i nostri oli, i nostri frutti, di prodotti della tradizione locale. In presenza di un rischio reale, le autorità devono agire con estrema attenzione e senso di responsabilità, prevedendo l’attuazione di rigidi protocolli. L’agricoltura, motore pulito della nostra economia, sia trattata con il dovuto rispetto”.

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