(ASI) Roma – «Il “metodo Delrio”  illustrato oggi alla Camera secondo noi parte da presupposti non corretti. È come se si volesse affrontare un problema dalla coda invece di partire dalla testa.

Manca di concretezza e di visione di insieme anche se accoglie alcune delle richieste care al Movimento 5 Stelle come la stabilizzazione dell’ecobonus, che ora diventa sismabonus. Peccato però che non ci siano ancora né le risorse – che il ministro Delrio auspica arrivino nella prossima Stabilità, né le linee guida che stiamo aspettando dalla Stabilità 2015». È il commento dei deputati M5S della Commissione Ambiente.

«Il ministro ci faccia capire: quali sono le priorità del governo? – chiede la deputata Claudia Mannino – spendere soldi per operazioni militari, per salvare le banche e le solite lobbies oppure avviare un serio e severo piano di ricostruzione e prevenzione per mettere in sicurezza il Paese?».

«Nella relazione del ministro non abbiamo trovato l’impostazione giusta per la salvaguardia del territorio – sottolinea il capogruppo in Commissione Ambiente, Patrizia Terzoni – Si punta alla ricostruzione coinvolgendo i privati e non i predispone una rete di uffici e di controlli, non si predispone un adeguato sistema trasparente».

«Non è la prima volta che sentiamo parlare di prevenzione – conclude la pentastellata Mannino – e proprio dalle stesse persone. Sembra che si scelga sempre di agire in emergenza invece di pensare seriamente alla programmazione, gestione e controllo del territorio, la digitalizzazione di tutte le procedure e l'investimento sugli uffici della PA darebbe una mano non da poco, basta volerlo!».

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