(ASI) “Giungiamo al 36mo anno dell’attentato alla stazione di Bologna con un singulto di giustizia, nel giorno in cui entra in vigore il reato di depistaggio e frode nel processo penale, introdotto al fine di sanzionare tutti i comportamenti omissivi e fraudolenti dei pubblici ufficiali tenuti durante le indagini.

Prima ancora che l’applicazione del Codice Penale in maniera più restrittiva, però, deve rimanere l’intenzione dello Stato a palesare i suoi errori e restituire la verità ai suoi cittadini.

Sul ruolo operato dai servizi segreti sarebbe infatti opportuno e utile desecretare tutti i fascicoli sulle stragi italiane.

Questa esigenza non è stata garantita dalla confusa direttiva Renzi, in merito al trasferimento degli archivi di Stato di parte della documentazione dell’intelligence.

Il tutto a ribadire che non servono norme più coercitive se poi non vi è una seria volontà di rispondere all’urgenza di giustizia e verità che da troppi anni rimane inascoltata.

Volontà che questo Governo non ha dimostrato, continuando a bluffare, invece di garantire trasparenza e apertura.”

Queste le dichiarazioni del Coordinatore Nazionale del Dipartimento Tutela Vittime di FdI AN Cinzia Pellegrino nell’anniversario della strage di Bologna.

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