(ASI) Roma – “Il finanziamento di 10 milioni per avviare un piano nazionale cerealicolo rappresenta una prima concreta risposta all’enorme emergenza che stanno vivendo gli agricoltori e che oggi ha portato mille persone a manifestare davanti alla sede del ministero delle Politiche Agricole.

Bisognerà dare seguito a questa iniziativa del Governo al fine di tutelare le migliaia di aziende agricole in pericolo, vessate dall’importazione selvaggia di grano dall’estero e dalle conseguenti quotazioni troppo distanti dalla copertura dei costi di produzione”. Lo afferma Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente delle commissioni Ambiente e Anticontraffazione della Camera. “Per far sì che uno dei settori fondamentali del nostro agroalimentare venga rilanciato – prosegue il parlamentare socialista – sono necessarie norme che regolino il mercato globale, rendendo obbligatoria la tracciabilità delle produzioni e l’etichetta di origine. Allo stesso tempo vanno evitate le importazioni incontrollate, che non solo stanno causando gravi danni all’intera filiera, ma stanno rafforzando l’utilizzo di varie tecniche di falsificazione del prodotto. E’ sempre più frequente, infatti, la miscelazione del grano di qualità con il frumento scadente”.

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