(ASI) Roma - “Oggi è stata gettata alle ortiche la storica occasione di garantire davvero il diritto allo studio universitario, abbassando le tasse per gli studenti appartenenti alle fasce di reddito medio e istituendo una no tax area - esenzione totale dalle tasse – per le fasce in maggiori difficoltà economiche.

Il Pd e la maggioranza non hanno voluto discutere, emendare, migliorare in Aula nemmeno per un minuto la nostra proposta di legge e l’hanno rimandata in commissione in pochi istanti. Siamo amareggiati soprattutto per il fatto che la politica abbia dimostrato ancora una volta totale indifferenza nei confronti delle istanze di tanti studenti e delle loro famiglie, che attendevano con speranza l’approvazione di questo provvedimento”.“Ricordiamo che la media dei cittadini italiani laureati in Italia al 23,7%: ci posizioniamo sul fondo delle classifiche europee. Al contempo la nostra tassazione universitaria è tra le più alte d’Europa e questa è stata certamente la ragione principale del forte calo delle immatricolazioni avvenuta negli ultimi anni nei nostri atenei del Centro-Sud. E’ proprio per invertire questa tendenza e incentivare il ritorno allo studio che ci siamo a lungo battuti per portare in Aula la nostra proposta di legge. Una proposta sostenuta da tanti studenti che nei mesi scorsi hanno firmato la petizione promossa con il nostro Unitour, attraverso la quale si voleva sensibilizzare il Parlamento affinché prendesse in esame questo nostro provvedimento.

Purtroppo non c’è stato nulla da fare e nel Pd ha prevalso l'interesse di parte. Anzi, di partito. Evidentemente non era tollerabile che una buona proposta come questa venisse approvata portando in calce la firma del MoVimento. Ora l’unica cosa che possiamo auspicare è che il provvedimento non venga fatto morire in commissione Cultura ma che, in quella sede, riprenda subito il dibattito al fine di arrivare a una proposta condivisa. Per parte nostra, non smetteremo di lottare al fine di veder garantiti il diritto allo studio e i diritti degli studenti”.Così dichiara con una nota il Gruppo M5S alla Camera.

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