(ASI) "Oltre il 70% di quanti sono vittime della fame nel mondo sono agricoltori a livello familiare, soprattutto piccoli produttori nel Sud del mondo, minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza, l’emarginazione e il rischio del caporalato".
 E’ quanto afferma la Coldiretti che insieme alla FOCSIV - V"olontari nel mondo, per la prima volta offre la possibilità di intervenire attivamente per garantire il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra con un SMS solidale da cellulare con una telefonata da rete fissa di casa al 45594, dal 9 al 18 maggio. L’obiettivo è quello di sostenere nel mondo l'agricoltura familiare che libera dalla schiavitù, combatte l’abbandono della terra, il caporalato e spezza la catena dello sfruttamento che sottopaga i prodotti agricoli ed il lavoro nei campi.

La campagna “Abbiamo RISO per una cosa SERIA” è finalizzata a combattere le speculazioni sul cibo nel mondo che costringono alla povertà 800 milioni di piccoli agricoltori obbligati a migrare con effetti disastrosi per la comunità, per l’ambiente e la sicurezza alimentare. Il riso - sottolineano Coldiretti e Focsiv - è stato scelto come simbolo perchè è l’alimento più consumato al mondo, soprattutto tra i più poveri, e viene coltivato in quasi tutti i Paesi. Aderendo alla Campagna - conclude la Coldiretti - si contribuisce alla realizzazione di 38 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini e alla costruzione del Villaggio solidale, che sarà realizzato in Puglia da Coldiretti e Focsiv, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro nelle imprese agricole.

Un impegno concreto ed innovativo che puo’ contribuire a creare un sensibilità piu’ diffusa anche sulla sfida epocale sull’emergenza profughi affrontata dall’Italia e dall’Unione Europea che è stata invitata dal Papa ad un maggior impegno con la dignita' di tutto l'essere umano".

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