(ASI) "Meno disoccupati ed inattivi, più occupati. Questo è quanto emerge dalla rilevazione sulla forza lavoro condotta da Istat per il mese di marzo 2016. Sempre più spesso, come in questo caso, tutti i segnali sono coerenti nell'indicare una ripresa del mercato del lavoro (calo contemporaneo dei disoccupati e inattivi) e dell'aumento della occupazione. 

Il tasso di disoccupazione (11,4%) raggiunge il livello più basso dal 2012, mentre la disoccupazione giovanile in particolare, calando di oltre il 5%, scende anch'essa al livello più basso degli ultimi 4 anni. 

Crescono gli occupati sia tra gli uomini e le donne, in particolare tra le donne (+52mila posti di lavoro), e l'occupazione si consolida in crescita sull'anno scorso per più di 250 mila posti di lavoro (+263mila). Più di un quarto della perdita occupazionale durante la crisi (poco meno di 1 milione di occupati) sembra essere stata permanentemente riassorbita.

Due i dati in particolare che fanno ben sperare per il consolidamento della ripresa occupazionale. Il primo è l'aumento della occupazione nella categoria tra i 35-49 anni, una delle più colpite nella crisi; il secondo è il fatto che l'aumento di lavoro a tempo indeterminato (+42mila) continui a superare quello del lavoro a tempo determinato (+34mila).

Assistiamo ad un miglioramento del mercato del lavoro che coinvolge sia il numero di posti di lavoro che la loro qualità. Questo era esattamente il fine deljobs act  insieme all’intervento di riduzione delle tasse diretto a chi lavora e produce". Dichiarazione di Filippo Taddei, responsabile Economia del PD.

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