(ASI)“Daremo battaglia contro la proposta di legge sul servizio idrico che approda in Aula a Montecitorio. Gli emendamenti approvati dalla maggioranza in commissione Ambiente hanno stravolto il testo originario.                                                                                                                                                                                                   Il Pd ha cancellato dal titolo la parte che richiama la ri-pubblicizzazione del servizio idrico e soppresso l’articolo 6, relativo alla ri-pubblicizzazione della gestione del servizio, che rappresentava il perno della proposta finalizzata a dare spessore e riscontro normativo al risultato referendario del 2011”.

Così il deputato Filippo Gallinella annuncia la posizione del M5S in Aula e spiega il ritiro da parte del M5S delle firme dalla proposta di legge sulla gestione del servizio idrico al centro dei lavori di Montecitorio dopo la pausa di Pasqua.

“Il testo originario – spiega l’onorevole umbro - rappresentava una versione aggiornata della proposta presentata nel 2007 dal ‘Forum italiano dei movimenti per l’acqua’ e vedeva come prime firmatarie la collega Federica Daga (M5S), l’Onorevole Raffaella Mariani (PD), l’Onorevole Serena Pellegrino (SEL), oltre altre cento firme di diversi gruppi politici tra cui la mia. Segno dell’interesse politico trasversale sul tema e dell’urgenza di dotare il Paese di un quadro legislativo unitario che introducesse modelli di gestione pubblica e partecipata del servizio idrico recependo le istanze del referendum del 2011. Tale testo, durante i lavori in commissione, ha mantenuto nei principi e criteri generali i profili originari ma ha visto venir meno i principi relativi alla gestione del servizio idrico integrato, che resta ancorato a libera concorrenza, finalità lucrative e alla forzatura introdotta dallo Sblocca Italia sul gestore unico. Non solo. Il processo di ripubblicizzazione è stato ridotto a mero riconoscimento di un criterio di priorità, senza più risorse destinate dopo l’eliminazione di un apposito Fondo nazionale”.

“Il testo così come approvato dalla maggioranza in commissione – afferma Gallinella – tradisce il risultato referendario sminuendo la decisione che i cittadini hanno indicato con chiarezza e determinazione nel 2011. Non va nella direzione della gestione pubblica dell’acqua. L’ennesimo atto di arroganza della maggioranza a guida Pd”.

Il deputato Gallinella ribadisce l’importanza dell’acqua come bene pubblico “spesso – dice – svenduto a multinazionali, come nel caso degli attingimenti a Gualdo Tadino. Vicenda rispetto alle quale il M5S umbro sta dando battaglia”.

 

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