(ASI) Perugia - "Uno 'scontro di potere': "Necessario un Consiglio Regionale di 'verifica dalla maggioranza' altrimenti si 'torni al voto'. Preso atto della 'frattura grave' nella maggioranza in Giunta Regionale (con conseguenze anche negli assetti della Giunta e le dimissioni dell'assessore alla sanità Luca Barberini) ha seguito della nomina dei

dirigenti nella sanità umbra ritene doveroso che 'nel prossimo Consiglio Regionale' si valuti se ancora esiste una maggioranza in grado di governare altrimenti sarebbe doveroso 'tornare al voto' (ridando la parola ai cittadini).
È evidente (ricordano i Consiglieri Ricci, Mancini, Fiorini, Nevi, Squarta e De Vincenzi) che le nomine hanno ripercorso il metodo della ripartizione politica come ricerca di potere e non "scelte di merito e legate al meglio" per i cittadini e il sistema sanitario (l'Umbria è 'solo' al 10^ posto per i livelli essenziali di assistenza fra le regioni italiane).
Era stato a annunciato un 'cambiamento nel metodo' ma in realtà, come osservato sin anche da numerosi consiglieri della maggioranza, si è caduti nella vecchia politica legata alle sparizioni di potere". Forse il presidente della Giunta ancora non ha capito che alle elezioni regionali 2015 (molto equilibrate dove il centro sinistra ha fortemente rischiato di perdere) i cittadini avevano chiesto un cambiamento che non è arrivato". E' quanto dichiara attraverso facebook Claudio Ricci (portavoce centro destra e liste civiche), sulle nomina dei dirigenti nella sanità umbra.

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