(ASI) Forza Nuova annuncia per sabato 19 dicembre, una grande manifestazione militante a Verona. Il concentramento delle camicie bianche forzanoviste è previsto per le ore 15.00 nel piazzale della stazione di Porta Nuova.

Il corteo attraverserà Verona per concludersi, con i comizi finali, in maniera simbolica e significativa, sotto il palazzo che ospita il Comando Interforze NATO di via Roma.

Spiega il Coordinatore del Nord Italia del Movimento patriottico, Luca Castellini : "Dopo le due grandi manifestazioni di Bologna e Firenze dello scorso 17 ottobre, le sezioni forzanoviste del Nord Italia marceranno a Verona per portare le proprie bandiere fin sotto le finestre del comando interforze della Nato. Saremo composti ed ordinati come sempre, ma, come sempre, determinati a far sentire la nostra voce e ribadire la totale opposizione alle politiche statunitensi ed alla schiavitù del nostro Paese alla NATO. Avremo ospiti internazionali, e un ospite russo di grande rilievo. Sarà una giornata di lotta e riscatto per l'orgoglio europeo."

Il Segretario Nazionale di Forza Nuova e Presidente del partito paneuropeo APF (Alliance for Peace and Freedom, ndr), Roberto Fiore, approfondisce il senso della marcia veronese :"La gravità dell'ora presente ha bisogno di gesti decisi, forti e coraggiosi. L'Europa rischia d'essere trascinata in una tragica guerra contro la Russia e di svegliarsi ogni giorno con la paura del terrorismo islamico in casa. A Verona, assieme agli amici europei, affermeremo che è giunto il tempo per l'Europa di rivendicare la propria libertà dal giogo americano. Affermeremo che la Turchia finanzia e supporta il Daesh e che mai e poi mai potrà avere accesso nella comunità dei popoli d'Europa. La settimana scorsa ho personalmente denunciato la presenza del figlio di Erdogan a Bologna ed i legami inconfutabili con i vertici del terrorismo islamico jihadista. Con la Russia, l'Italia e l'Europa devono ritrovare la via del dialogo ed una rinnovata sintonia sia sui temi di politica economico-finanziaria, sia sulle urgenti necessità di politica internazionale. Lo sguardo d'Europa non deve più volgersi ad occidente, ma guardare con fiducia e speranza ad est!".

 

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