(ASI) "Il legame fra Tiziano Renzi e l'ultimo direttore di Banca Etruria Lorenzo Rosi, oggi indagato dalla Procura di Arezzo, è acclarato e lo dimostreremo nei dettagli nelle prossime ore: un sistema di scatole cinesi e sinergie societarie che, attraverso l'utilizzo del potere, è mirato al guadagno di pochi, fra i quali i familiari del Presidente del Consiglio". Così dichiara con una nota il coordinatore dell'esecutivo nazionale e capogruppo in Toscana di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli replica all'avvocato di Tiziano Renzi, Lorenzo Bagattini, in merito agli intrecci fra Banca Etruria e la famiglia del premier. "Oltre ai rapporti di consulenza affidati dalle società di Rosi a Tiziano Renzi per la realizzazione degli outlet, ci sono legami societari importanti non solo con i familiari del premier ma anche con uomini della sua stretta cerchia - conclude Donzelli - e questo, dopo i recenti provvedimenti assunti dal governo nei confronti delle banche, fa emergere un conflitto d'interesse palese che coinvolge lo stesso Presidente del Consiglio".

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