(ASI) “Ho presentato un emendamento alla Legge di stabilità per intervenire su alcuni degli effetti dell’ art. 5 della legge Lupi, una norma che, negando residenza e allacciamento ai pubblici servizi a chi occupa

abusivamente un immobile, genera delle gravi conseguenze di carattere sociale, come l’impossibilità di usufruire del diritto alla salute e allo studio, oltre che del rilascio di permessi di soggiorno e documenti di identità, tutti legati alla residenza.Naturalmente non si tratta di legittimare le occupazioni illegali, ma è evidente che questa disposizione, così concepita, non è sostenibile, poiché produce effetti lesivi di diritti costituzionali, come la tutela della salute e l’accesso all’istruzione, coinvolgendo in questi effetti, peraltro, la vita e la serenità di bambini ai quali viene di fatto assegnata una colpa per essere nati e per vivere in una casa occupata. E inoltre, questa norma sta producendo di per sé ulteriori reati - a partire dalla dichiarazione fittizia di residenza - e gli enti locali si trovano nella difficile situazione di far fronte all’esasperarsi della questione sociale e dei disagi per le fasce più esposte.

L’emendamento che ho presentato per escludere dall’applicazione dell’art. 5 almeno le categorie più deboli è stato dichiarato inammissibile, ma auspico che il Governo voglia farlo suo per risolvere una situazione che colpisce in questo momento soprattutto i bambini e le persone malate, nella prospettiva di affrontare in modo complessivo la questione dell’emergenza abitativa, correggendo ed integrando quanto nella Legge 80 è risultato inefficace”. Dichiarazione di Matteo Orfini, parlamentare e presidente del PD.

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