(ASI) Roma - "La liberalizzazione dei farmaci di fascia C non comporterà in automatico la chiusura delle farmacie rurali che servono i piccoli di centri, l'unico effetto immediato sarà di rendere i medicinali più convenienti per i cittadini visti i risparmi stimati in 500 milioni che la misura andrà a produrre".

Così la deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano, firmataria dell'emendamento al ddl concorrenza, replica alla presa di posizione di Federfarma.
"Quello che è accaduto durante la discussione in commissione è paradossale – continua – viene dato il via libera all'ingresso di nuovi capitali nelle farmacie senza eliminare i vincoli che appesantiscono il mercato e la distribuzione dei farmaci. Cosa ha che fare questo con la concorrenza? Niente a nostro parere. Inoltre è sancire una volta di più l'assunto per cui esistono farmacisti di serie A e B, la cui distinzione – evidenzia Galgano - non è legata a requisiti di professionalità e competenza ma si acquisisce per diritto di nascita visto che le licenze sono ancora ereditarie". "L'Italia è uno dei pochi Paesi a livello europeo ad avere una normativa che risale al dopoguerra – afferma la deputata – Sarà ora di entrare nel ventunesimo secolo e di adeguarsi alle mutate esigenze del settore o vogliamo rimanere ancorati al passato soltanto per tutelare interessi di parte?".
"Scelta Civica ha già deciso qual è la risposta – prosegue Galgano – e il Governo dovrebbe riportare al centro della propria azione l'interesse generale, facendo risparmiare le famiglie e con la certezza di dare loro il medesimo servizio visto che anche nelle parafarmacie o nei corner dei supermercati lavorano laureati in farmacia. Dunque – chiude la parlamentare – non aleggiamo spettri che non esistono e che rischiano di avere un solo effetto, quello di penalizzare gli italiani. Ancora una volta".


Redazione Agenzia Stampa Italia

 

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