(ASI) Roma - I deputati M5S della Commissione Esteri esprimono "preoccupazione" per il rapimento dei quattro italiani dipendenti della società di costruzioni Bonatti avvenuto in Libia, nella zona di Mellitah, nei pressi di un compound Eni, auspicando "che il tutto si risolva positivamente e in tempi rapidi".

"Alla luce di quanto accaduto - proseguono - invitiamo peraltro il governo italiano ad informare il Parlamento sulle attuali condizioni di sicurezza in cui si trovano ad operare i nostri connazionali alle dipendenze Eni, una delle poche compagnie petrolifere a non aver ancora adottato un piano di evacuazione del proprio personale. Anche in Iraq, infatti, dove l'Isis ha ormai cementificato il suo potere attraverso la proclamazione di un Califfato, ad oggi non è ancora stata presa alcuna misura a tutela dei nostri connazionali", osservano i 5 Stelle. "Ci domandiamo il perché, nonostante alcune delle principali compagnie petrolifere occidentali come Exxon Mobile e Bp abbiano già dato l'ordine di evacuare gran parte del proprio personale operativo nelle aree a rischio, la nostra partecipata non abbia ancora provveduto ad implementare alcun piano di emergenza in territori ostili come quello libico o iracheno. Forse - concludono - è giunto il momento che qualcuno tra le fila del governo fornisca le adeguate risposte, in relazione anche alla necessità di individuare futuri interlocutori credibili in Libia e del lavoro svolto finora dal mediatore della Nazioni Unite Bernardino Leon, sul quale attendiamo un accurato resoconto".


Redazione Agenzia Stampa Italia

 

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