(ASI) «Non più tardi di ieri il ministro dell'Istruzione Giannini è venuto alla Camera e, rispondendo ad un'interrogazione di Fratelli d'Italia, ha dichiarato che la teoria gender non

coincide con la "cultura inclusiva e solidale che viene espressa nelle linee del Governo" e che non ha nulla a che vedere con la lotta alla discriminazione. Peccato però che l'impegno del ministro sia durato solo un giorno, perché oggi la maggioranza ha deciso di non cancellare dal maxi-emendamento alla riforma della scuola approvato col voto di fiducia dal Senato proprio quella norma che apre di fatto alla possibilità dell'educazione di genere nelle scuole di ogni ordine e grado. Ed è indecente il comportamento dei senatori di Ncd che, nonostante i proclami a difesa della famiglia e contro il gender, hanno scelto di votare a favore pur di mantenere la loro poltrona. Fratelli d'Italia continuerà a battersi contro questa pessima riforma e contro tutti quei provvedimenti, a partire dal ddl Fedeli, che vogliono riconoscere e introdurre il gender nella scuola». È quanto dichiara il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.


Redazione Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere