(ASI) «La teoria del gender non mira alla pari dignità di tutti gli esseri umani, ma a cancellare le differenze naturali e complementari tra i sessi, colpendo in particolar modo i più deboli, cioè i bambini, ai quali si vorrebbe inculcare in maniera subdola una ideologia priva di ogni fondamento scientifico.

La famiglia formata da un uomo e una donna è la cellula fondante della società e della nostra civiltà e lo Stato non può stabilire per legge che un bambino non debba avere un padre o madre, né sfruttare il ruolo della scuola per modificare attitudini e comportamenti naturali. Per contrastare le discriminazioni o il bullismo non serve annullare le differenze, basta una buona educazione. Una piazza importante come quella di oggi merita di essere ascoltata dalle Istituzioni. Per questo invitiamo a ritirare ddl come quelli Fedeli e Cirinnà che introducono rispettivamente l'insegnamento dell'educazione sessuale di genere nel nostro sistema scolastico e consentono, di fatto, l’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso, oltre ad arrivare a legittimare la pratica dell’utero in affitto. Riteniamo piuttosto che la priorità del Governo debba essere quella di attuare politiche a sostegno della natalità e delle giovani coppie».

Lo dichiarano i dirigenti romani di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia-An, presenti alla manifestazione del comitato “Difendiamo i nostri figli” in Piazza San Giovanni a Roma.


Redazione Agenzia Stampa Italia

 

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