(ASI) "Il ddl delega di riforma del Codice degli appalti, votato ieri a larga maggioranza dal Senato, è uno strumento indispensabile per contrastare e vincere la corruzione, il sistema del malaffare che da troppi anni frena la crescita del nostro Paese.

La strada intrapresa è quella delle regole certe, della semplificazione, della trasparenza, che deve vedere unite tutte le forze politiche che vogliono dare alla nostra Italia un'occasione di riscatto. Come sostiene il presidente dell'Anac Cantone, possiamo ripartire nel modo giusto solo con il rispetto delle regole", lo ha dichiarato il senatore Vincenzo Gibiino, capogruppo di Forza Italia in commissione Lavori Pubblici, intervenendo al convegno organizzato dall'Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili a Napoli, intitolato "Opere pubbliche, la sfida è ora".
"Da Tangentopoli a Mafia Capitale l'Italia non è ancora uscita dal tunnel degli scandali – prosegue Gibiino –. Il testo licenziato da Palazzo Madama può segnare la linea di demarcazione tra un meccanismo corrotto ed uno virtuoso. La riduzione delle stazioni appaltanti, che al termine del percorso di riforma non saranno più di 200 in tutto il Paese, l'introduzione del concetto di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa a fianco a quello del massimo ribasso, il contributo dell'Anac nell'ambito della rotazione e della selezione dei collaudatori delle opere e dei componenti delle commissioni aggiudicatrici, la nomina del direttore dei lavori da parte dalla stazione appaltante pubblica, sono vere e proprie pietre miliari di legalità. Il mondo delle imprese sane, che sono la stragrande maggioranza, i cittadini tutti, ci chiedono di cambiare. Nostro dovere è portare a termine quanto prima una riforma improrogabile, che deve andare di pari passo con un piano di investimenti in conto capitale del Governo".


Redazione Agenzia Stampa Italia

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