(ASI) "Come al solito il premier continua a perseverare nell'errore, di merito e di metodo.

ll fatto che sia convinto di poter riformare la Rai mediante decreto la dice lunga sulla sua preparazione dal momento che, evidentemente, non ricorrono i criteri di necessità ed urgenza tali da prevedere una riforma con decreto per l'elezione del nuovo Cda. Non solo: il bulletto fiorentino, che 'gioca' a fare 'l'uomo solo al comando', con le sue proposte e le sue 'sparate', sta infangando il nome e la storia di una delle più grandi industrie culturali d'Italia e sta dimostrando tutta la sua faziosità. Sa bene, infatti, che la Legge Gasparri ha avuto il merito di introdurre in Italia il sistema del digitale terrestre, giocando d'anticipo sulle richieste della normativa europea. E ancora: sa perfettamente che la suddetta legge ha avuto il grande merito di modernizzare la tv grazie all'avvio di una nuova sperimentazione sui contenuti dei palinsesti. La volontà di riformare la Rai, quasi soltanto per cambiare il nome alla legge Gasparri, dimostra ancora una volta la volontà 'ducistica' di Renzi. Non bastano nuove parole per fare una politica nuova". Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Francesco Aracri.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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