(ASI) Bruxelles - "Si tratta dell'ennesimo caso di scuola in cui le direttive europee vengono applicate in modo fantozziano".
Lo afferma in una nota l'eurodeputato della Lega Nord, Mario Borghezio, commentando la decisione del ministero dell'Interno di avviare uno studio per adattare a una generica direttiva europea, le specifiche tecniche che regolamentano la detenzione e l’uso delle armi di scena sul set. "Le nuove modalità di certificazione, ritenute opinabili e oggettivamente inapplicabili, bloccano, fino a successive indicazioni normative, un enorme settore della produzione cinematografica - come sottolineato dall'Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali)". "Qualcuno - conclude Borghezio - informi il Governo che, con questa sudditanza servile alle direttive di Bruxelles, si danneggia un settore produttivo di punta, come quello legato al nostro cinema". Redazione Agenzia Stampa Italia
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