(ASI) “In Italia manca una regia nazionale capace di organizzare il tessuto produttivo in maniera coerente nel rispetto del territorio e delle condizioni di sicurezza per i cittadini per questo ci interessa definire e normare il discrimine tra geotermia buona e geotermia cattiva” lo afferma Samuele Segoni, deputato del

MoVimento 5 Stelle all’apertura dell’incontro che si è svolto oggi a Roma presso la Camera dei Deputati tra il M5S, esperti di geologia e geotermia, associazioni e comitati cittadini tra cui il Prof. Andrea Borgia (venuto a relazionare sugli aspetti tecnici del caso Amiata), Prof. Claudio Margottini (docente di Geotermia alla Huazong University in Cina), Fausto Carotenuto capo delegazione, presidente Comitato per la difesa della salute e del territorio di Castel Giorgio; Daniele Galluzzi (produttore vitivinicolo di Cinigiano ,Vittorio Fagioli, (referente Rete Nazionale Rete Nazionale NO Geotermia Elettrica speculativa e inquinante) e Giuliano Ferroni (esponente di Castel del Piano).

Il problema principale è che oggi esiste un quadro legislativo estremamente lacunoso, con impianti che vengono decisi a livello Ministeriale senza il concorso delle popolazioni locali, con incentivi abnormi che vanno spesso a società straniere le quali non producono ricchezza per il sistema Italia. Tipico è il caso dei 10 "progetti pilota" previsti dal Decreto Legislativo 11 Febbraio 2010, n. 22, che vengono agevolati negli iter amministrativi, e che beneficiano di incentivi almeno doppi rispetto a quelli con percorso autorizzativo tradizionale.


Il portavoce del MoVimento 5 Stelle si è reso disponibile a intervenire a livello parlamentare per riuscire a individuare un quadro normativo maggiormente idoneo alla salvaguardia delle popolazioni e dell’ambiente che consenta di ripensare il piano di sviluppo geotermico e valutare in modo più approfondito e sistematico le criticità e gli impatti delle varie tecnologie .


“Solo sul territorio dell’Amiata si valuta un aumento del tasso di mortalità di due morti in più al mese– spiega Segoni, condividendo la denuncia dei comitati locali – per questo ci auguriamo che le linee guida dal Ministero dello Sviluppo Economico, in corso di elaborazione arrivino al più presto”. “La politica delle deroghe e dell'emergenza nella gestione del territorio nell'intero Paese – ha osservato il deputato ha già causato danni drammatici dovuti all'incapacità della politica di programmare politiche virtuose per questo – conclude - ci auguriamo che si mappi il territorio nazionale e si decidano al più presto le zone di esclusione dove gli impianti geotermici presentano rischi eccessivi o comunque problematiche legate alla distruzione delle già esistenti economie al fine di organizzare un tessuto produttivo non speculativo e rispettoso del territorio e delle condizioni di sicurezza per la salute dei cittadini”.


Redazione Agenzia Stampa Italia

 

 

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