(ASI) Riflettori parlamentari puntati sull’Isola Polvese. Per mettere la parola fine all’ipotesi di “privatizzazione” dell’area naturalistica si mobilitano anche i deputati cinque stelle Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini.

I due onorevoli del Movimento 5 Stelle chiedono, attraverso un’interrogazione scritta, al Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti di prestare massima attenzione sulla futura gestione del sito ambientale. Gestione su cui si pronuncerà lunedì la giunta provinciale di Perugia.

“Il caso dell’Isola Polvese merita massima attenzione – sottolineano i deputati Gallinella e Ciprini – Chiediamo al Ministro di vigilare su un patrimonio naturalistico e culturale pubblico, parte integrante del Parco Naturale e dell’area Sic, riconosciuto fra le destinazioni europee di eccellenza nel quadro del progetto Eden. Progetto promosso dalla Commissione europea a favore della sostenibilità sociale, culturale ed ambientale del turismo”.

L’iniziativa dei due parlamentari penta stellati nasce, in collaborazione con il M5S locale, dalle numerose segnalazioni ricevute da cittadini e associazioni ambientaliste regionali, contrari alla delibera del 17 marzo scorso attraverso cui, ricordano Gallinella e Ciprini “la Provincia di Perugia ha approvato uno studio di fattibilità per la concessione del servizio di gestione unitaria dell’Isola, prevedendo una concessione totale della Polvese per 21 anni e un aumento del flusso turistico, dalle attuali 50.000 presenze all’anno a 70.000. Concessione ad un privato con la possibilità di realizzare un campo da golf, un campo da calcio, campi da tennis, una piscina, nonché di ristrutturare tutti gli immobili esistenti per aumentarne la capacità ricettiva. Operazione – sottolineano Gallinella e Ciprini - discutibile sia sul piano della sostenibilità economica che ambientale. Lunedì, la giunta provinciale – concludono – dovrà chiarire come intende a questo punto procedere. Una decisione di così alto rilievo e con così rilevanti conseguenze stavolta deve essere condivisa con i cittadini umbri, con le associazioni ambientaliste e con le istituzioni locali”.
Redazione Agenzia Stampa Italia

 

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