(ASI) Roma– “La parabola di Corrado Clini è indicativa di quel sistema di potere tutto italiano che lega politica, malaffare e lobbies.

Da ex ministro e, soprattutto, da attuale Direttore generale del ministero dell’Ambiente oggi è finito in manette.  Clini è stato ministro con il governo Monti ma direttore generale prima del governo “dei tecnici” e lo è ancora oggi. La procura di Ferrara sta lavorando a quest’inchiesta da mesi e l’arresto è una notizia che arriva come un fulmine nel cielo sereno del governo”. È il commento dei deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Ambiente.

Clini, che oggi è Direttore per lo sviluppo generale, per il clima e per l’energia, avrebbe “distratto”  3,4 milioni di euro, dal finanziamento di 54 milioni di euro concesso dal ministero a un progetto per la protezione e preservazione dell'ambiente e delle risorse idriche, da realizzarsi in Iraq.

“L’hanno definita “distrazione di fondi” – commentano i deputati pentastellati – che espressione edulcorata. Per noi è furto, di soldi pubblici, di tutta la collettività, per un progetto da ben 54 milioni per risanare l’ecosistema idrico in Iraq. È curioso questo impegno dell’allora ministro dell’Ambiente per l’Iraq proprio mentre, in l’Italia, firmava ad esempio l’Aia salva Ilva. Dopo i clamorosi arresti dei giorni scorsi, non ci stupiamo della notizia odierna. La nostra battaglia in difesa del bisogno di legalità non si fermerà”.
Redazione Agenzia Stampa Italia

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