Scelta decisa contro la legge dalle associazioni gay in seno all’Unar della Presidenza del Consiglio dei ministri

(ASI) “La scelta di sostituire la dizione madre e padre nella modulistica scolastica con 'genitore 1' e 'genitore 2' è illegittima. Non esiste alcuna legge né alcuna circolare ministeriale. È opportuno che il ministro Giannini ripristini la legalità con una comunicazione del ministero affinché le autorità scolastiche ritirino quei moduli”.

È quanto ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli in question time in un’interrogazione rivolta al ministro Giannini.

“Fratelli d’Italia-An ha fatto un’indagine e risulta che la decisione sia stata con tutta probabilità presa dal Unar, l’ufficio nazionale antirazzismo incardinato presso la presidenza del Consigli dei ministri. Nel 2012 questo organismo ha inopinatamente e senza alcuna autorizzazione aperto a 29 associazioni gay friendly che hanno elaborato, in un gruppo di lavoro, le disposizioni per la parità di genere nelle scuole. Questo documento, che prevedeva il coinvolgimento delle direzioni scolastiche regionali e provinciali, suggeriva la sostituzione  di madre e padre con 'genitore 1' e 'genitore 2' per non irritare le famiglie gay nella modulistica scolastica”.

“Si tratta – ha concluso Rampelli- di un atto assolutamente illegittimo che il ministro deve censurare. Questa scelta arbitraria  ha scatenato reazioni critiche e polemiche con madri e padri che hanno rifiutato la nuova dizione e sovrascritto sulla nuove dizioni le vecchie definizioni tradizionali. La nostra Costituzione non prevede matrimoni tra gay e men che mai l’adozione di figli da parte di omosessuali. E grazie a Dio perché per noi un bambino deve avere il diritto di avere un padre e una madre”.


Redazione Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere