(ASI) Continua la polemica del Movimento Cinque Stelle contro il neo governo Renzi ed, in particolar modo, contro la riforma prevista per il Senato. Un programma, quello del nuovo premier, che secondo il capogruppo M5S  al Senato, Maurizio Buccarella, ricalcherebbe di pari passo i piani ideati dalla P2 di Licio Gelli.

 

"Nel suo progetto eversivo- scrive Buccarella sulla pagina del Movimento- la loggia massonica illegale P2 proponeva un Senato di 250 membri 'di rappresentanza di secondo grado (quindi non elettiva), regionale, degli interessi economici sociali e culturali, elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari, ex magistrati , ex funzionari e imprenditori pubblici, ex militari)'. Un progetto che decenni dopo è stato riproposto in maniera non difforme da Renzi nel suo patto con il piduista (tessera 1816) e condannato Berlusconi".

Inizia il comunicato diffuso dal senatore Buccarella che aggiunge: "Cosa prevede infatti la "riforma" del Senato targata Renzi? Sarà non elettivo, come proponeva la P2, ma di rappresentanza di secondo grado con 108 sindaci e 21 presidenti di Regione. Altri 21 membri saranno esponenti della "società civile" temporaneamente cooptati dal Presidente della Repubblica. Una proposta, quella della nomina/coptazione presidenziale di esponenti della società civile che ricalca quella della P2.

E' poi previsto che il Senato sul modello Renzi-Berlusconi non voti la fiducia al Governo. Anche in questo caso fotocopiatrice accesa premendo il tasto...P2".

Redazione Agenzia Stampa Italia

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