(ASI) L'atteggiamento positivo a parole mostrato fin qui dal premier Renzi e dallo stesso ministro nei confronti del settore agricolo, rischia di essere clamorosamente smentito dalle 'misure urgenti per la competitivita' e la giustizia sociale', in cui i tagli previsti comporterebbero, secondo indiscrezioni, un forte aggravio di imposizione per le aziende agricole e della pesca.

Lo dichiara Saverio De Bonis, coordinatore della Fima, federazione italiana movimenti agricoli.

L' agricoltura ha già dato il suo contributo al risanamento delle finanze - prosegue la Fima -  pensare ad un ritorno dell¹ imu sui fabbricati strumentali o all' eliminazione dell¹ ici in alcune zone svantaggiate o all¹ abolizione delle agevolazioni sul gasolio, è assurdo e inaccettabile.

E aggiunge. Non è utile al rilancio del settore, né efficace ad ottenere maggior gettito, in tal modo si va solo a colpire ulteriormente un malato grave decretandone la morte, anche fiscale, di migliaia di imprese.

Noi speriamo ­ conclude la Fima - che queste indiscrezioni siano destituite di ogni fondamento e che vengano smentite dal Governo.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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