Necessario realizzare in tempi rapidi l'annunciato rilancio del potere di acquisto delle famiglie.

(ASI) L’inflazione a febbraio, secondo l'Istat, si conferma allo 0,5%. Il valore più basso dal 2009.

Il tasso relativo ai prezzi dei prodotti a più alta frequenza di acquisto, il cosiddetto "carrello della spesa", si attesta invece al +1%.

Dati che, a nostro parere, sono ancora fortemente sottostimati, ma in ogni caso comportano pesanti conseguenze sui bilanci delle famiglie.

L'aggravio, in termini annui, ammonta infatti per un nucleo familiare di 3 persone a +355 Euro annui.

Aumenti dei prezzi che, seppur frenati, continuano a determinare un forte impatto sull'andamento dei consumi: basti pensare che secondo quanto rilevato dall'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la contrazione dei consumi è stata del -4,7% nel 2012, del -3,4% nel 2013, mentre nel 2014 si prevede un’ulteriore frenata tra il -1,3 ed il -1,4%. Percentuale che farà toccare al calo dei consumi delle famiglie relativo all'ultimo triennio quota -9,5%, pari ad una riduzione complessiva della spesa di circa 67,8 miliardi di Euro.

Di fronte a tale riduzione è indispensabile un ulteriore sforzo per far ripartire l'economia.

Sono positivi, in tal senso, gli intenti espressi dal Presidente del Consiglio che, come chiediamo da anni, abbracciano la  filosofia dei tagli agli sprechi e ai privilegi e convogliano tali risorse per la realizzazione del doveroso rilancio del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso.

"È necessario, ora, ricalibrare la manovra in modo che possano beneficiarne anche i pensionati, il cui potere di acquisto è stato fortemente colpito in questi anni.

Ci aspettiamo, inoltre, che le misure annunciate si traducano immediatamente in fatti concreti e tangibili." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

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