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(ASI) Il governo Renzi riceve la fiducia al Senato con 169 sì e 139 voti contrari. A sostenere il nuovo esecutivo sono stati Pd, Scelta civica, Ncd, Per l'Italia e Autonomie-Psi-Maie mentre hanno espresso parere sfavorevole M5s, Forza Italia, Fdi, Sel, Gal e Lega Nord.
E' atteso per oggi invece lo scrutinio finale alla Camera che, nel tardo pomeriggio dopo la discussione generale sulle dichiarazioni programmatiche per il nuovo governo, ufficializzerà i lavori a Palazzo Chigi di Matteo Renzi.

Discorso al Senato di Renzi
"Chiediamo fiducia a questo Senato. Ci impegniamo a meritare la fiducia come Governo, perché pensiamo che l'Italia abbia la necessità urgente e indifferibile di recuperare la fiducia come condizione per uscire dalla situazione di crisi in cui ci troviamo".
Inizia così il discorso dell'incaricato premier Renzi in cui ha promesso di introdurre un "pacchetto di riforme che parta e consideri il semestre europeo come la principale opportunità, che affronti prima del semestre europeo le scelte legate alle politiche sul lavoro, sul fisco, sulla pubblica amministrazione, sulla giustizia, che metta al centro il valore della scuola, ma che parta naturalmente dalle riforme costituzionali, istituzionali ed elettorali, sulle quali si è registrato un accordo che va oltre la maggioranza che sostiene questo Governo, e per il quale noi non possiamo che dire che gli accordi li rispetteremo nei tempi e nelle modalità prestabilite".
Il cambio di passo secondo Renzi circa le politiche economiche avverrà, in accordo con il ministro Padoan, su tre punti fondamentali.  "Il primo elemento su cui prendiamo un impegno è lo sblocco totale, non parziale, ma totale dei debiti della pubblica amministrazione attraverso un diverso utilizzo della Cassa depositi e prestiti- dichiara in Aula Renzi- Il secondo elemento che mettiamo immediatamente all'ordine del giorno è la costituzione e il sostegno di fondi di garanzia, anche attraverso un rinnovato utilizzo della Cassa depositi e prestiti, per risolvere l'unica reale, importante e fondamentale questione che abbiamo sul tappeto, che è quella delle piccole e medie imprese che non riescono a accedere al credito. Il terzo punto che poniamo immediatamente alla vostra attenzione -conclude- è una riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale, attraverso misure serie e irreversibili, legate alla revisione della spesa, che porterà nel corso dei primi mesi del primo semestre del 2014 a vedere dei risultati immediati e concreti. Su questi tre impegni siamo nelle condizioni di non offrire parole, ma interventi precisi e puntuali".

Redazione Agenzia Stampa Italia

 

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