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(ASI)ll prossimo 25 ottobre entrerà in vigore la Direttiva Comunitaria  2011/24/UE che garantisce il diritto dei cittadini dell’Unione Europea a scegliere di curarsi in un altro Stato dell’UE. La normativa di recepimento dovrà garantire al paziente cure di qualità, continuità dell’assistenza, rimborso delle spese per cure ricevute e tutela della privacy.

La Direttiva rappresenta un’opportunità che il nostro Paese deve assolutamente cogliere. Infatti il provvedimento è importante per offrire ai cittadini un’occasione di scelta libera, per garantire un maggiore livello di trasparenza sulla qualità delle prestazioni ospedaliere in Italia, per aumentare l’efficienza della sanità pubblica e per migliorare la tutela della salute, in particolare dei soggetti più deboli.

Visto che il decreto per il recepimento è slittato al 4 dicembre, esortiamo il Governo a muoversi per una ratifica in tempi rapidi e a fornire indicazioni precise su autorizzazioni e rimborsi. Inoltre chiediamo un impegno al livello istituzionale volto a non impoverire le strutture e a non scoraggiare le professioni sanitarie: occorre evitare, infatti, che il provvedimento UE provochi una fuga del personale ospedaliero. Dobbiamo invece fare tesoro delle segnalazioni europee relative all’elevata domanda di professionisti qualificati in ambito sanitario, in modo da intervenire anche sul terreno dell’occupazione.

Allo stesso tempo è necessario impedire che da questa situazione prenda il via un mercato della salute che, oltre a penalizzare le amministrazioni, andrebbe anche a scapito delle fasce economicamente disagiate della popolazione.

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