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(ASI)«Se davvero Letta ritiene che i parlamentari nominati dalle segreterie di partito che lo sostengono siano in sintonia con la volontà dell'Italia, andiamo al voto e verifichiamo. Io la vedo in maniera differente. Penso che questo governo non sia stato votato da nessuno ma che sia stato imposto agli italiani. Credo che il PdL stia diventando un partito subalterno alla sinistra, tanto da sostenere un Esecutivo che nei fatti porta avanti politiche di sinistra. E penso che le parole di Letta sulla leadership di Alfano siano tipiche dell'arroganza e la presunta superiorità culturale della sinistra che pretende di nominare anche i leader del centrodestra. Sono gli elettori e i militanti di centrodestra a scegliere i propri leader, non il Pd. Per questo fa bene Raffaele Fitto a porre il problema della selezione dal basso della classe dirigente, come facemmo noi oltre un anno fa invocando le primarie, perché è sotto gli occhi di tutti come la logica dei cooptati stia distruggendo la credibilità della politica italiana e allontanando sempre di più gli italiani da chi dovrebbe rappresentarli».

È quanto dichiara il presidente dei deputati di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

«Con Fratelli d'Italia abbiamo iniziato a lavorare prima di tutti gli altri per costruire un centrodestra nuovo, partecipato, meritocratico, credibile. Abbiamo dato vita a “Officina per l'Italia”, un luogo di confronto aperto a tutte le anime del centrodestra, che la prossima settimana si riunirà per la prima volta. Ma la convention che Flavio Tosi organizza a Mantova, che guardiamo con attenzione e quanto emerge dalle parole pronunciate da Raffaele Fitto dimostrano che qualcosa sta cambiando e che il centrodestra ha tutte le risorse, i talenti, le capacità per rinasce e non essere culturalmente subalterno alla sinistra, come scritto oggi anche da Ernesto Galli della Loggia. Dobbiamo solo rimboccarci le maniche e lavorare per realizzarlo», conclude Giorgia Meloni.

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