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(ASI) Firenze. “Via i neri un li si vole!”. E neri è un eufemismo rispetto a quello che è stato rivolto stamane ai ragazzi di Azione Universitaria Firenze nei locali del Polo Scienze Sociali di Novoli. Un breve ma esaustivo video, realizzato da uno dei militanti di destra, mostra una sequenza di ordinaria discriminazione e di razzismo politico.

 

L'aula contesa Due anni fa l'Università di Firenze mette a disposizione degli studenti uno spazio per condivisione e dibattito. E' chiaramente aperto a tutti, senza fare eccezioni. Ma il Collettivo di Scienze Politiche pare non pensarla allo stesso modo e la fa sua escludendo chiunque non sia in linea con il suo pensiero.

Il fatto Giovedì mattina, a seguito della distribuzione di un volantino nel quale si ribadiva l'universalità dell'uso dell'area, i ragazzi di destra hanno deciso di valutare personalmente se le cose fossero cambiate. Manco per niente: “Un vi si vole qui, ve lo abbiamo detto l'anno scorso questo è uno spazio anti fascista, voi qui non ci potete stare”. AU chiede spiegazioni; la situazione degenera con un militante dei centri sociali che cerca di attaccare i “fascisti” (due uomini e due donne), ma la cosa finisce lì, limitandosi per fortuna ai soli attacchi verbali.

Clima di violenza Da tempo ormai la politica universitaria a Novoli è funestata da atti di intolleranza e attacchi (che non si limitano alle sole parole), molti dei quali perpetrati da elementi del Collettivo. Notiamo dalle riprese che l'età media dei frequentatori della stanza contesa sia ben superiore a quella di un comune universitario, lasciando supporre che elementi esterni dei centri sociali fiorentini usino le facoltà come “appoggio”. Una prassi piuttosto comune nella capitale del Rinascimento: Lettere e Filosofia è spesso finita nelle pagine di cronaca locale per un centro sociale allestito nel chiostro di Piazza Brunelleschi.

Appelli inascoltati Chiara La Porta, dirigente di AU, fa notare che “sono due anni che chiediamo vigilanza sul progetto, che denunciamo gli atti di violenza e intimidazione che ogni giorno ci riservano (i militanti di estrema sinistra, nda), sabotando le nostre bacheche e danneggiando quanto ci spetta di diritto come rappresentanti degli studenti, ma dal rettore non riusciamo ad avere risposta”. Stando ad indiscrezioni anche il personale universitario avrebbe lamentato l'ingestibile situazione ma, parrebbe, dal Rettore non sarebbero giunte risposte.

Dopo l'aggressione degli autonomi di mercoledì a Torino, anche Firenze è protagonista di atteggiamenti di discriminazione e razzismo politico ricollegabili però più all'ignoranza dei singoli che non allo scontro ideologico. Impedire che uno studente pagante tasse non possa usufruire di un servizio non è anti fascismo, ma pura disonestà.

(Il video dell'aggressione disponibile su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=0TVuF3heaxQ&feature=share)

Marco Petrelli- Agenzia Stampa Italia

 

 

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