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(ASI) Non sembra reale infatti, vista la crisi in corso. Le città si stanno desertificando, i centri storici privando di negozi e attività commerciali, ma il Nord – Est sta provando a reagire. Inaugurando, il 27 luglio, a Trento, il MUSE, il Nuovo Museo delle Scienze.

Non pensiamo sia il solito museo da quattro sale e da un custode. Tutt’altro. Progetto di Renzo Piano, una superficie di 12 mila metri quadrati, ecosostenibile, e dai costi a molti zeri. Difatti, il tutto è stato “pagato” dalla Provincia di Trento circa 70 milioni di Euro, per non parlare dei costi di gestione che graveranno sempre sull’ente (nonché attività ed investimenti).

Queste cifre da capogiro hanno ovviamente degli obiettivi. Sicuramente, diventare un polo d’attrazione pari a quelli europei o americani. Convincere gli italiani che i musei scientifici sono altrettanto interessanti quanto quelli che non lo sono, partecipando ad incontri, manifestazioni e iniziative di vario tipo. Una delle sfide del Muse sarebbe raggiungere i duecentomila visitatori l’anno, e non sarebbero pochi.

Sarà sicuramente una sfida nuova ed interessante, non priva di suggestione. Anche il sito internet, in rete dal 27 luglio, mostra un approccio interessante, come le sezioni “visita, esplora, impara e partecipa”, in una condivisione di un progetto comune. Un banco di prova, insomma, per vedere se pubblico e privato assieme, possono funzionare veramente.

Aperto da martedì a venerdì dalle 10 alle 18, sabato e festivi dalle 10 alle 19, il Muse Vi sta attendendo.

Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia

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