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(ASI) Il Governo non ha fatto in tempo ad annunciare dei benefici in materia di energia previsti dal decreto del fare, che questi ultimi già vengono messi in discussione.

Da alcune indiscrezioni trapelerebbe, infatti, che le potenti lobbies delle imprese stiano lavorando assiduamente per far saltare la copertura necessaria a garantire i risparmi in bolletta per gli utenti.

Una copertura che avrebbe dovuto essere assicurata, in parte da un alleggerimento degli oneri di sistema calcolati in bolletta sotto la voce Cip6, ovvero per il finanziamento delle fonti assimilate alle rinnovabili, in parte, invece, da un’estensione della Robin tax alle imprese più piccole che hanno ricavi annui superiori a 3 milioni di euro e un imponibile di oltre 300.000 euro (fatta eccezione per le imprese che producono energia da fonti rinnovabili).

Lo scopo delle imprese di energia è quello di far saltare l’estensione della Robin tax e, magari, l’intera applicazione della tassa che, fin dalla sua entrata in vigore, è stata mal sopportata. Addirittura, secondo i nostri sospetti condivisi anche dall’AEEG, la Robin tax è stata persino scaricata sulle bollette degli utenti.

Chiediamo al Governo di non cedere alle pressioni delle lobbies dell’energia e di anteporre le esigenze dei cittadini che, in questi anni, sono stati continuamente tartassati sul versante dell’energia subendo, dal 2000 al 2013, aumenti di +696 Euro per luce e gas.

È fondamentale, quindi, garantire i benefici in bolletta già annunciati, facendo di tutto per incrementarli. In tal senso ribadiamo la necessità di cancellare di uno degli ultimi provvedimenti del Governo Monti che ha regalato alle imprese energivore incentivi per ben 600 milioni di euro, scaricandoli sulle bollette e determinandone un ulteriore aumento del +2%.

Redazione Agenzia Stampa Italia

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